Liguria, l'intelligenza artificiale revisionerà gli atti della Regione
Per verificare la regolarità e la correttezza formale e sostanziale degli atti amministrativi monocratici approvati l'ente chiede aiuto alla tecnologia. Funzionerà?
Regione Liguria utilizzerà l'intelligenza artificiale per verificare ex post la regolarità e la correttezza formale e sostanziale degli atti amministrativi monocratici approvati. E' quanto previsto da un progetto di collaborazione sottoscritto da Piazza De Ferrari con la facoltà di Scienze politiche e internazionali dell'Università di Genova. L'obiettivo è arrivare a un sistema che segnali automaticamente potenziali errori presenti nei decreti, con commenti esplicativi che dettaglino la natura degli errori rilevati: un'analisi massiva che riguarderà tutti gli atti monocratici, sostituendosi alla verifica umana a campione che viene fatta attualmente.
Per arrivare a ciò, però, il progetto si articolerà in diverse fasi, a partire, tra marzo e maggio, dalla necessità di addestrare un modello di intelligenza artificiale per renderlo in grado di analizzare gli atti amministrativi e rilevare errori e incongruenze. Per questo, la Regione dovrà fornire all'università una serie di atti amministrativi già analizzati in passato e con l'esito della valutazione. Poi, tra maggio e giugno, si passerà alla sperimentazione del modello su altri attivi amministrativi già verificati per verificare la correttezza del sistema automatico impostato, confrontando i risultati dell'intelligenza artificiale con quelli del controllo umano.
A questo punto, tra giugno e settembre, si passerà all'analisi di atti non ancora verificati dai funzionari della Regione, con la segnalazione agli stessi di quelli potenzialmente non conformi. Il progetto, coordinato da Enrico Di Bella e messo a punto da un dottorando in Economia e metodi quantitativi, Mario Bonfrisco, non prevede costi per la Regione né per l'Università.