Si celebra l'Ada Lovelace Day, una Giornata per le donne nella scienza
Ricorre ogni secondo martedì di ottobre dal 2010: un modo per dare voce alle donne e al loro contributo nelle scienze al fine di combattere le disparità di genere
Dal 2010, ogni secondo martedì di ottobre, si celebra l'Ada Lovelace Day, la giornata internazionale dedicata alle donne impegnate nella scienza e più in generale nelle studio o nelle professioni STEM (scientifiche, matematiche, ingegneristiche e tecnologiche).
Lanciato dalla giornalista e blogger inglese Suw Charman-Anderson, l'Ada Lovelace Day deve il suo nome a colei che è considerata la prima programmatrice di computer e, ancor più importante, la prima persona ad intuire il concetto di Intelligenza Artificiale.
La giornata internazionale si pone l'obiettivo di amplificare la visibilità delle ricercatrici nelle discipline STEM, offrendo alle giovani studentesse di oggi nuovi modelli di riferimento e incoraggiandole a intraprendere una carriera in questi settori.
In onore della giornata, decine di eventi vengono organizzati in tutto il mondo. Quest'anno, il palinsesto di eventi vede protagoniste città diverse: si parte da Auckland, Nuova Zelanda, dove università e centri di ricerca organizzano forum e conferenze dedicati ai successi delle donne nella scienza; a Londra, invece, start-up, aziende tecnologiche e istituti accademici ospitano conferenze, workshop e incontri motivazionali. Mentre a Zacatecas, Messico, l'evento coinvolge scuole e università con focus sulle donne latinoamericane, in momenti di networking e nuove presentazioni. Anche l'Italia rende omaggio alla Giornata con eventi che coinvolgono istituti, aziende e scuole da Sud a Nord.
Chi era Ada Lovelace ?
Ada Lovelace nacque a Londra, il 10 dicembre 1815, figlia del poeta Lord Byron e di Annabella Milbamke. Fin dalla tenera età studiò logica, scienza e matematica e nel 1883, a soli 18 anni, conobbe Charles Babbage, uno scienziato impegnato nella lavorazione dell'Analytcal Engine: il primo prototipo di computer meccanico. Tra i due iniziò un lungo e proficuo sodalizio scientifico e, anche se la macchina non fu mai realizzata, Ada riuscì a creare i codici per farla funzionare, consegnando ai posteri il primo software. Il suo preziosissimo lavoro inspirò 100 anni dopo gli studi di Alan Turing, impegnato a lavorare sui primi computer moderni negli anni Quaranta.
L'impatto della celebrazione: cambiare la narrativa delle donne nella scienza
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, la parità di genere nelle discipline STEM è ancora lontana dall’essere raggiunta.
I dati più recenti evidenziano come il mondo della scienza resti fortemente dominato dagli uomini. Basti pensare che solo il 30% delle donne è coinvolta in professioni STEM. Inoltre, come sottolineato in un precedente articolo a cura di Giancarlo Donadio, uno studio condotto su 1,2 milioni di articoli giornalistici mostra come i lavori firmati da uomini continuino a prevalere nel racconto – spesso distorto – della scienza, mettendo in luce disuguaglianze e disparità di genere ancora molto radicate.In questa prospettiva, raccontare le esperienze delle donne nel mondo STEM significa riscrivere la storia della scienza, dando voce a chi per troppo tempo non ha avuto la possibilità di esprimere genio e competenze.
Sarà forse arrivato finalmente il tempo di una nuova narrazione?