Quando gli ippopotami vivevano in Germania

Un nuovo studio ha dimostrato che i pachidermi, oggi confinati all'Africa, abitavano il Graben dell'Alto Reno tra circa 47mila e 31mila anni fa. Ovvero proprio nel cuore dell'ultima era glaciale

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Quando gli ippopotami vivevano in Germania
Photo by Glen Michaelsen

Gli ippopotami, oggi confinati all'Africa subsahariana, sopravvissero nell'Europa centrale molto più a lungo di quanto si pensasse in precedenza. Le analisi dei reperti ossei dimostrano che gli ippopotami abitavano il Graben dell'Alto Reno tra circa 47mila e 31mila anni fa, fino all'ultima era glaciale. Un team di ricerca internazionale guidato dall'Universita' di Potsdam e dal Reiss-Engelhorn-Museen di Mannheim con il Curt-Engelhorn-Zentrum Archaometrie ha pubblicato uno studio su questo argomento sulla rivista Current Biology.
Finora si riteneva che gli ippopotami comuni (Hippopotamus amphibius) si fossero estinti nell'Europa centrale circa 115mila anni fa, con la fine dell'ultimo periodo interglaciale.
Un nuovo studio, condotto da ricercatori dell'Università di Potsdam, del Reiss-Engelhorn-Museen Mannheim, del Curt-Engelhorn-Zentrum Archaometrie Mannheim, dell'Eth di Zurigo e di partner internazionali, dimostra che gli ippopotami abitavano il Graben dell'Alto Reno, nella Germania sud-occidentale, tra circa 47mila e 31mila anni fa, ovvero proprio nel cuore dell'ultima era glaciale.
l Graben dell'Alto Reno è un importante archivio climatico continentale. Le ossa animali sopravvissute per migliaia di anni in depositi di ghiaia e sabbia rappresentano una fonte preziosa per la ricerca.
"E' sorprendente quanto bene si siano conservate le ossa. Da molti resti scheletrici è stato possibile prelevare campioni adatti all'analisi, cosa che non è scontata dopo così tanto tempo", sottolinea Ronny Friedrich, esperto in determinazione dell'età presso il Curt-Engelhorn-Zentrum Archaometrie. Il team ha esaminato numerosi reperti di ippopotami e ha combinato analisi paleogenomiche e al radiocarbonio. Il sequenziamento del dna antico ha mostrato che gli ippopotami europei dell'era glaciale sono strettamente imparentati con gli ippopotami africani oggi viventi e appartengono alla stessa specie. La datazione al radiocarbonio ha confermato la loro presenza durante una fase climatica più mite durante la glaciazione Weichseliana media. Ulteriori analisi del genoma hanno indicato una diversità genetica molto bassa, suggerendo che la popolazione nel Graben dell'Alto Reno fosse piccola e isolata.

four hippopotamus on body of water
Photo by Wade Lambert


Questi risultati e ulteriori prove fossili mostrano che gli ippopotami amanti del caldo sono comparsi nello stesso arco di tempo di specie adattate alle basse temperature, come i mammut e i rinoceronti lanosi. "I risultati - spiega il primo autore, Patrick Arnold - dimostrano che gli ippopotami non sono scomparsi dall'Europa centrale alla fine dell'ultimo periodo interglaciale, come precedentemente ipotizzato. Pertanto, dovremmo rianalizzare altri fossili di ippopotami dell'Europa continentale tradizionalmente attribuiti all'ultimo periodo interglaciale".
Wilfried Rosendahl, direttore generale del Reiss-Engelhorn-Museen di Mannheim e responsabile del progetto Eiszeitfenster Oberrheingraben, è convinto che la ricerca sulle ere glaciali abbia ancora molti interrogativi interessanti: "Lo studio attuale fornisce nuove importanti intuizioni che dimostrano in modo impressionante che le ere glaciali non sono state le stesse ovunque, ma che le peculiarità locali, prese insieme, formano un quadro generale complesso, simile a un puzzle. Sarebbe ora interessante e importante esaminare ulteriormente altre specie animali amanti del caldo, finora attribuite all'ultimo periodo interglaciale".

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