La letteratura piange Roy Jacobsen: ha raccontato la "sua" Norvegia
Narratore colto e sensibile agli aspetti trascurati e dimenticati della storia del Paese e al suo ruolo nel contesto europeo, dal suo debutto nel 1982 ha pubblicato oltre 25 opere, tra romanzi, saggi e racconti. Due le traduzioni in italiano, per Iperborea

Il mondo della letteratura contemporanea piange Roy Jacobsen, uno dei più influenti e apprezzati scrittori norvegesi contemporanei, morto nei giorni scorsi a seguito di una malattia. Narratore colto e sensibile agli aspetti trascurati e dimenticati della storia della Norvegia e al suo ruolo nel contesto europeo, dal suo debutto nel 1982 ha pubblicato oltre 25 opere, tra romanzi, saggi e racconti, tradotte in più di 40 lingue e premiate sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1989 ha vinto il prestigioso Premio della Critica Norvegese e i suoi romanzi Seierherrene e Frost sono stati nominati per il Premio del Consiglio Nordico. In Norvegia ha vinto i più importanti premi letterari, inclusi il Tarjei Vesaas' Debutant Prize, il Critics' Prize, il Riksmål Prize, il Booksellers' Prize, il Gyldendal Prize. In Italia Iperborea ha pubblicato i primi due capitoli della fortunata Saga dei Barrøy, ambientata su un isolotto immaginario a sud delle Lofoten: Gli invisibili (2022), tra i finalisti dell’International Booker Prize nel 2017, e Mare bianco (2023), entrambi tradotti da Maria Valeria d’Avino. Gli altri libri della Saga, che insieme compongono una tetralogia, sono in corso di pubblicazione e usciranno rispettivamente nel 2026 (Gli occhi del Rigel) e nel 2027 (Solo una madre). Jacobsen è stato anche sceneggiatore e autore di libri per bambini.
“Con grande tristezza - è il ricordo di Pietro Biancari - salutiamo Roy Jacobsen, romanziere raffinato, capace di creare vividi personaggi maschili e femminili con uguale maestria. Nei suoi libri Gli invisibili e Mare bianco ci ha fatto scoprire una Norvegia tanto bella e seducente quanto aspra e difficile. È venuto più volte in Italia, paese che amava moltissimo, sempre in compagnia della moglie Anneliese, e abbiamo avuto la fortuna di seguirlo nelle varie tappe dei suoi tour promozionali, spesso occasioni di conversazioni profonde e divertenti davanti a un bel piatto di spaghetti e un bicchiere di rosso. Ci piace ricordarlo soprattutto come un uomo curioso e attento, che dietro l’apparenza burbera era capace di sorrisi splendenti, grande generosità e sorprendente sensibilità.”
Roy Jacobsen tradotto in Italia:
Gli invisibili, traduzione di Maria Valeria d’Avino, Iperborea, 2022
Mare bianco, traduzione di Maria Valeria d’Avino, Iperborea, 2023