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Amazzonia, qualcuno salvi il giaguaro
Foto Carlos Eduardo Fragoso - WWF Brasil

Amazzonia, qualcuno salvi il giaguaro

La perdita di habitat lo spinge sempre più spesso in conflitto con l'uomo, in particolare con gli allevatori, portando ad abbattimenti per rappresaglia. Così il Wwf lancia l'allarme

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by Redazione

Una specie da salvare insieme al suo habitat. Il giaguaro (Panthera onca), il felino più grande delle Americhe e predatore apicale cruciale per la salute dell'ecosistema amazzonico, è una delle specie chiave di questo prezioso bioma che ospita il 10% della biodiversità terrestre, regola le precipitazioni dell’intero continente sudamericano e contribuisce a contrastare il cambiamento climatico globale. Il giaguaro è diventato un simbolo culturale nella regione e ha un'importanza spirituale per i popoli indigeni. Come il delfino di fiume, ha un'importanza ecologica innegabile: è una specie all'apice della catena alimentare e la sua presenza indica la buona salute di un ecosistema. I giaguari abitano un'ampia varietà di aree, dagli Stati Uniti meridionali all'Argentina settentrionale, ma l'Amazzonia è uno dei loro principali rifugi grazie alle sue foreste estese e ben conservate.  Sebbene non sia ancora classificato come "in pericolo" a livello globale, in alcune regioni dell'Amazzonia le sue popolazioni sono in calo.
La perdita di habitat lo spinge sempre più spesso in conflitto con l'uomo, in particolare con gli allevatori, portando ad abbattimenti per rappresaglia. Il bracconaggio, alimentato dalla domanda di parti del suo corpo sul mercato nero, rappresenta un'ulteriore seria minaccia. Studi recenti stimano la presenza di circa 170.000 giaguari, ma allo stesso tempo mostrano una diminuzione della densità di popolazione in aree fortemente deforestate o frammentate. La connettività tra le popolazioni di giaguari è vitale per garantire il flusso genetico e la sopravvivenza a lungo termine di questo carnivoro che necessita di estese foreste integre per sopravvivere. Oggi è classificato nelle liste rosse IUCN come “Quasi minacciato”. Tuttavia, con la distruzione delle foreste e il conflitto crescente con agricoltori e allevatori, il rischio di vedere un declino delle principali popolazioni di questa specie resta elevato. I giaguari oggi occupano meno della metà del loro areale storico. 

Foto Anthony B. Rath 


Per affrontare queste minacce, è essenziale che organizzazioni non governative, istituzioni accademiche, governi regionali e comunità locali collaborino. Sono necessari approcci di ricerca innovativi per trovare soluzioni efficaci e tempestive, e per creare alleanze regionali per la conservazione degli habitat chiave del giaguaro. Il Quadro Strategico per la Conservazione del Giaguaro al 2030, sviluppato da 19 organizzazioni governative e non governative e coordinato dal WWF nel 2018, include queste e altre iniziative. 
Per mettere in sicurezza il futuro del giaguaro è necessario fare altrettanto con uno dei suoi principali habitat: la Foresta Amazzonica. Seppur rappresenti solo l’8% dell’estensione totale, l’Amazzonia andina (ovvero peruviana e boliviana) è considerata tra le più affascinanti e ricche in termini ecologici e culturali. Il WWF Bolivia già da anni lavora sul territorio nazionale per cercare di salvare questa parte preziosa della foresta amazzonica, ma ha deciso di raddoppiare i propri sforzi per la tutela di questo straordinario bioma. Per questo ha dato avvio al Fondo Emergenza Incendi Amazzonia Bolivia che si prefigge la missione di rendere le comunità locali maggiormente preparate circa il tema degli incendi boschivi affinché possano prevenire una nuova emergenza nonché affrontarla nel caso questa dovesse manifestarsi, e ripristinare i danni di ciò che è andato perduto. Per il futuro della foresta amazzonica, e quindi anche il nostro, è infatti fondamentale identificare corrette politiche e strategie di salvaguardia, collaborando con gli attori che ci vivono quali le popolazioni indigene. 

Foto di Diego Pérez -WWF Perù

Come aiutare 
Per contribuire al Progetto SOS AMAZZONIA, dal 5 al 25 maggio è possibile inviare un SMS solidale al n. 45584. Si potrà contribuire inviando 2 euro con sms da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, PosteMobile, FASTWEB, Coop Voce e Tiscali; 5 o 10 euro con chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny, oppure 5 euro da rete fissa Convergenze, PosteMobile.

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