Iscriviti alla nostra Newsletter

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn't arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks

27 mesi isolato dal mondo: la storia di Marco, in missione sull'Altopiano Antartico

Marco Buttu è uno dei pochissimi ricercatori selezionati per vivere una missione nel posto più isolato e ostile della Terra: tanto da meritarsi l'appellativo di "Marte Bianco". Un'esperienza che diventa un libro. Ve lo anticipiato

Pina Di Prisco profile image
by Pina Di Prisco
27 mesi isolato dal mondo: la storia di Marco, in missione sull'Altopiano Antartico


Ventisette mesi nell’Altopiano Antartico, immerso in una solitudine ancestrale, in un luogo che in inverno raggiunge una temperatura di -80 gradi e si accartoccia su stesso, diventando totalmente irraggiungibile, anche dai soccorritori. L'inverno lunghissimo, il sole inesistente, la totale assenza di alberi, il silenzio più assoluto. Solo immense distese di ghiaccio, il cielo stellato e la meraviglia delle aurore. È così che ha vissuto Marco Buttu, ingegnere elettronico che si occupa di astronomia, sismologia e geomagnetismo per l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l'esperienza su quello che sembra un mondo altro, lontano e statico, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Marte Bianco.
La sua prima missione, dalla durata di un anno, è stata nel 2018. Da allora, ne sono seguite altre due, per un totale di 36 mesi – di cui 27 in isolamento, vissuti solamente con un piccolo gruppo di altri ricercatori. L'ultima missione conclusa nel 2024, ha permesso all'ingegnere Butto di raccontarsi nella nuova edizione del suo libro Marte bianco - Nel cuore dell’Antartide. Tre anni ai confini della vita (Edizioni Lswr), un diario di viaggio unico, arricchito negli anni, durante le tre permanenze nell'altopiano.

Marco ha vissuto l'esperienza seguendo con dedizione l'obiettivo della missione: fare ricerca insieme a pochissimi colleghi in uno dei luoghi più ostili del Pianeta e le difficoltà, come si può ben immaginare, non sono mancate: «Abbiamo vissuto con la silenziosa compagnia delle stelle – scrive Buttu nel diario – li l’ambiente è veramente anomalo: le ferite si cicatrizzano in tempi lunghi e il respiro è difficoltoso per via della carenza di ossigeno. Si fatica a dormire e la pelle è sempre secca, perché c’è pochissima umidità nell’aria. Non passano aerei, non ci sono foglie che volano al vento, né profumi né colori. Tutto è statico, bianco e piatto, in ogni direzione, ecco perché viene chiamato “Marte Bianco».

Insomma, un cambiamento importante rispetto alla quotidianità che l'italiano medio è abituato a chiamre "vita": «non dovevamo pagare le bollette, non c’era il traffico, non eravamo costretti ad assimilare la marea di notizie provenienti dai vari mezzi d’informazione, né a rispettare l’enorme quantità di impegni che caratterizzano i ritmi frenetici della società moderna – continua Buttu - ho avuto il tempo per riflettere e pensare al passato, agli eventi che mi avevano condotto fin lì, alla realtà che percepiamo, assurda quanto meravigliosa».
Dopo un anno di isolamento in Antartide, al termine dell'ultima missione, Buttu racconta di non essere tornato subito a casa ma di aver sostato per un po’ in Nuova Zelanda, in modo da concedere al corpo, e in particolare al sistema immunitario, il tempo necessario per riadattarsi agli stimoli esterni: «Volevo evitare i posti affollati e stare a stretto contatto con la natura, così mi accampai in una tree house, una casetta costruita su un albero. La mia nuova dimora, nella quale soggiornai per una decina di giorni, si trovava nei pressi di un meraviglioso lago dalle acque cristalline, ai piedi delle Alpi Neozelandesi. Sembrava il paradiso, ero finalmente sommerso dalla spensieratezza e dai profumi. Tutto brulicava di vita». Un racconto vivissimo e denso, per riflettere, scoprire ed imparare.

Pina Di Prisco profile image
by Pina Di Prisco

Non perderti gli ultimi articoli

Iscriviti e resta sempre aggiornato

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn’t arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks

Per saperne di più